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Scala del pH: cos'è e a cosa ci serve

La scala del pH è una scala che serve per misurare l’acidità o l’alcalinità di una soluzione acquosa.

Le magare più brave e preparate, sapranno che la misurazione del pH ci è molto utile durante la preparazione dei nostri spignatti ma anche per la preparazione delle nostre erbe tintorie in quante alcune favoriscono un ambiente acido o alcalino.

Il pH è una funzione, la p-function. Funzione dove p è il -log che caratterizza la concentrazione di una specie, mentre H in maiuscolo caratterizza la concentrazione di ioni idrogeno.

Come vediamo nella scala, il valore 7 indica la neutralità proprio perché l’acqua ha un pH pari a 7, mentre a partire dallo 0 fino a 14 abbiamo i vari valori di riferimento da un’acidità massima fino ad una massima basicità.

A noi perché interessa sapere il pH?

Quando andiamo ad autoprodurre i nostri cosmetici dobbiamo ricordare che devono avere un pH compatibile con quello della nostra pelle, ecco perché spesso all’interno delle nostre ricette trovate le indicazioni sul pH o comunque le raccomandazioni di aggiustarlo.

Qual è l’intervallo da rispettare?

Dipende comunque dai prodotti che andiamo ad auto produrre, ad esempio un detergente deve stare tra il 4,5 – 5,5

Come misuriamo il pH?

Con le famose cartine tornasole indicatrici 0-14, delle cartine sotto forma di rotolo (quelle che utilizzo io) che hanno un colorante naturale (tornasole ecco perché così vengono chiamate) al quale andremo a tagliarne un pezzetto per poi immergerlo nel prodotto: il colore che ne fuoriesce lo andremo a confrontare con la scala.

Per abbassare il pH utilizzeremo una sostanza acida come l’acido citrico che ha un pH tra il 2,0 e 2,4 (una soluzione di acqua e acido citrico al 20%)

Per alzare il pH utilizzeremo una soluzione di soda caustica che ha un pH 14( una soluzione di acqua e 30% di soda)

Le soluzioni vanno aggiunte LENTAMENTE

La soda va maneggiata con estrema cautela e con tutte le attenzioni del caso (guanti, mascherina ecc)

Tutti i cosmetici devono avere lo stesso pH?

No, varia molto dalla zona del corpo per cui sarà destinato il vostro cosmetico (viso, zona intima, corpo, capelli ecc).

Perché ci interessa sapere sto pH anche nella preparazione di henné ed erbe tintorie?

Perché alcune erbe tintorie rilasciano colore più facilmente in un determinato ambiente.L’hennè, o meglio la lawsonia, contiene lawsone che è un pigmento che per legarsi al capello e tingerlo si attiva tramite delle reazioni chimiche.

La lawsonia è una pianta che conserva un pH lievemente acido, ragione per cui l’aggiunta del succo di limone può aiutare a donare riflessi maggiormente intensi, ma non è un suggerimento indispensabile.Io personalmente non aggiungo nulla e tinge ugualmente, sperimentate e scegliete voi le aggiunte più congeniali per i vostri capelli!

GENERALMENTE (non è una regola fissa – l’hennè crea tante sfumature a seconda del caso) acidificare un’erba dona riflessi caldi, mentre basificare dona riflessi freddi.

Che sostanza aggiungo al pappone di henné per acidificare?

Qualche goccia di succo di limone va benissimo

Che sostanza aggiungo al pappone di henné per basificare?

1 g di bicarbonato

Nel manualedellemagare trovate comunque tutte le indicazioni – erbetta per erbetta – sull’ambiente da prediligere: acido o basico.